lunedì 30 settembre 2013

Appuntamento d'Autunno con la cucina di Sardegna

Buongiorno care amiche e cari amici
eccoci con il menù del nostro appuntamento con la Cucina di Sardegna di terra.
E più sotto, un interessante commento dell'amico Dario Dessì, che con tanta passione e tanto impegno ricerca per noi le più caratteristiche ricette e le più interessanti cantine della sua amata terra:
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"Alla scoperta di sapori antichi della Sardegna"
con accostamenti ai vini prelibati della Cantina di Santadi
Sabato 19 ottobre 2013, alle ore 20.30
 
Aperitivi
Tortino di carciofi
Coietas (involtini)
Spiedini di funghi
Olive nere rosolate
Polpettine allo zafferano
Pecorino al Nasco 
accostati a un Pinot Nero 1° Fase Enoteca da Giorgio e un Pedraia - Nuragus di Cagliari D.O.C.

Antipasti
Pomodori al forno
Zucchine ripiene
accostati a Un Cala Silente,  Vermentino di Sardegna D.O.C.

Primi Piatti
Minestra di funghi porcini
Ciciones (ravioli)  
accostati  a  un  Grotta Rossa Carignano del Sulcis D.O.C.

Secondi piatti
Agnello in agro  
accostato a un Antigua Monica di Sardegna D.O.C.
Sa Panada Asseminesa (Pasticcio di Capretto in Crosta di Pane)
accostata a un Noras Cannonau di Sardegna D.O.C.

Contorno
Macedonia di ortaggi

Dessert
Arancini con le noci (Ricetta di Paola Serra) 
accostati a un  Latinia Nasco I.G.T.
Caffè, Filu e Ferru, Mirto di Sardegna
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€ 38,00 a persona, solo su prenotazione telefonica in Trattoria: 0423 819812
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QUANDO: Sabato 19 Ottobre, ore 20,30
QUANTO: € 38 a persona
DOVE: Trattoria Enoteca Schiavon
via Contrada 12, 31040 Falzè di Trevignano (TV)
Turno di Chiusura: Mercoledì sera e tutto il Giovedì
tel e fax 0423 819812
trattoriaenotecaschiavon@alice.it
http://trattoriaenotecaschiavon.blogspot.it/
https://www.facebook.com/TrattoriaSchiavon
https://www.facebook.com/trattoriaenoteca.schiavon
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grazie a tutti dell'attenzione
e grazie per la diffusione!!!
vi aspettiamo
a presto
Vania
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Il sapore delle cose di un tempo, il gusto delle cose semplici!
Quasi sempre le ricette di una volta, che venivano tramandate a voce, una volta cadute in disuso si dimenticano e il ricordo di certe pietanze, appartenute a quella che, nel passato, era la cucina sarda, sia per i ricchi che per i poveri, sembrerebbe  destinato all'oblio.
Per fortuna, oltre a certe ricette ancora in uso, perché tenute in vita da alcuni ristoranti tipici, c’è chi cerca di riportare in auge anche quelle di pietanze ormai definitivamente scomparse, andandole, a scovare, magari con nomi diversi, nei luoghi  più disparati della Sardegna e soprattutto là, dove si trovano ancora certi prodotti e  ingredienti  essenziali per la loro confezione.
Come ad esempio "La panada", un piatto di origine antica, addirittura nuragica; la tradizione di prepararla si conserva tutt'oggi in alcuni paesi della Sardegna, in particolare ad Assemini, dove pare fosse  una pietanza gradita ai minatori della Miniera di San Leone. Così come la Meat pie inglese (che ne ha il medesimo aspetto), era preferita dai minatori che lavoravano nei bacini carboniferi della Cornovaglia.
In effetti il contenuto di entrambe, carne o pesce, patate o carciofi o piselli, pomodori secchi e aromi vari, assieme all'involucro contenitore, fatto di pasta, costituivano un prelibato pasto completo, composto dal pane dell’involucro, da carne o pesce e da contorni di verdure. Era un pasto molto pratico per i minatori che lo consumavano nelle profondità delle miniere, magari avvolto in un foglio di carta, senza dover  perdere tanto tempo per  risalire in superficie, lavarsi e mangiare seduti a tavola con piatti e posate.

Il Vino:
"Nel vino voglio soffocare i dolori. Al vino chiedo che faccia scendere negli occhi stanchi, consolatore il sonno" (Tibullo)
Sulla strada del Carignano          
La Cantina di Santadi, una delle più prestigiose della Sardegna, è ubicata nel Sulcis, zona sud-occidentale della Sardegna. Nata nel 1960, dopo alcune difficoltà iniziali, si è dedicata alle uve rosse, in particolare, il Carignano, senza tuttavia trascurare, certi vitigni  tradizionali della Sardegna, quali il Cannonau, il Vermentino, il Nuragus e il Nasco. Col vino prodotto dalle uve raccolte in oltre 600 ettari di terreno, ogni anno, si riempiono un milione e settecentomila  bottiglie.
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N.B. immagine della Panada tratta da http://sardegna-in-rete.leviedellasardegna.eu/?page_id=203

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